Informazioni utili ai cittadini sanferdinandesi
Raccomandazioni
Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione della possibile malattia sono analoghe a quelle previste per la sindrome influenzale dieci regole generali
- lavaggio delle mani
- protezione starnuti
- cosa fare in presenza di sintomi
- cura degli ambienti
- quando è opportuno fare il tampone?
Raccomandazioni per gli operatori sanitari e per l'accesso alle strutture
Informazioni e comportamenti generali da tenere presenti per chiunque acceda alle strutture sanitarie, siano essi operatori, pazienti o visitatori.
- Regole di comportamento generali da applicare in tutti i setting clinico-assistenziali
- Regole di comportamento per la protezione e prevenzione
- Come comunicare con i pazienti COVID-19 sospetti
- I 5 momenti per l’igiene delle mani
I sintomi
I sintomi più comuni sono febbre, tosse e difficoltà respiratorie.
Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare principalmente una forma lieve, simil-influenzale, ma anche una forma più grave di malattia respiratoria.
In particolare si parla di caso sospetto se la persona ha una infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) e se nei 14 giorni prima della comparsa di tali sintomi è stato in una delle zone con presunta trasmissione comunitaria o in contatto stretto con un caso probabile o confemato
Per maggiori informazioni sulla definizione di caso sospetto, probabile, confermato e contato stretto puoi consultare gli allegati 1 e 2 della circolare ministeriale n. 6360 del 27 febbraio 2020.
L’esecuzione dei tamponi è riservata ai soli casi sintomatici di ILI (Influenza-Like Illness, Sindrome Simil-Influenzale) e SARI (Severe Acute Respiratory Infections, Infezione Respiratoria Acuta Grave), oltre che ai casi sospetti di COVID-19 secondo la definizione di cui all’allegato 1 della suddetta circolare 6360. In assenza di sintomi, pertanto, il test non appare sostenuto da un razionale scientifico, in quanto non fornisce una informazione indicativa ai fini clinici in coerenza con la definizione di "caso".
A chi rivolgersi
In presenza di caso sospetto si consiglia di contattare il proprio medico o pediatra di base.
Per informazioni contatta il numero telefonico di pubblica utilità istituito da Ministero della Sanità 1500 attivo 24 ore su 24.
Per i soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati o probabili di Covid-19 e per tutte le persone che negli ultimi 14 giorni abbiano fatto ingresso in Toscana dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio di cui all’all. 1 del Dpcm del 1 marzo 2020 (identificabili attraverso provvedimenti di livello nazionale o attraverso il sito istituzionale del Ministero della salute e della Regione), sono disponibili i seguenti contatti messi a disposizione dalle Aziende sanitarie:
- Asl BT
Cosa é
Il virus responsabile dell’epidemia partita da alcune province della Cina, è un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato in precedenza nell’uomo. I coronavirus fanno parte di una vasta famiglia di virus che possono causare un raffreddore comune, una forma lieve simile all’influenza ma anche malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Come si trasmette
Si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite la saliva, tossendo e starnutendo, i contatti diretti personali e le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
Misure precauzionali
Per arginare l’epidemia le autorità cinesi hanno adottato eccezionali misure di prevenzione e controllo. Alcuni casi sono stati esportati in altri Paesi del mondo inclusa l’Unione Europea, compresa l’Italia.
Essendo una malattia nuova ancora non esiste un vaccino che protegge da questo tipo di virus. Per impedire la diffusione del virus, in Italia sono state adottate misure precauzionali di alto livello.
Ministero della Salute ►►
Epicentro (ISS) ►►
OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) ►►
ECDC (Centro Europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie) ►►